Le creazioni di alta moda possono raggiungere le vette del sublime, sono opere d'arte meritevoli d'essere esposte in musei.
Molti artisti hanno prodotto capolavori con ago e filo, come loro illustri colleghi con pennelli o scalpellini, senza dimenticare grandi artisti che hanno prova del loro poliedrico talento in architettura, pittura e nella creazione di abiti, come ad esempio Giotto.
D'altra parte il legame fra l'alta moda e l'arte è evidente.
Pensiamo agli abiti degli abbienti signori del Trecento e ai loro cappelli aguzzi come i pinnacoli tipici dell'arte gotica o alle loro signore che scoprono la moda degli abiti aderenti, grazie alla diffusione dei bottoni, e si adornano con lunghi strascichi.
Il Rinascimento porta alla riscoperta dell'eleganza semplice, nell'arte come nella moda. L'individuo consapevole della propria centralità nell'universo sceglie abiti che rivelano l'armonia e la perfezione del corpo, magari ispirati alla moda delle corti europee, nelle quali operano i grandi stilisti dell'epoca.
Il leggiadro rococò si rispecchia nel largo impiego di sete, pizzi e merletti, tanto negli abiti delle donne che in quelli degli uomini, inseparabili dalle loro parrucche.
Il sobrio neoclassico si rispecchia invece negli abiti indossati all'epoca della Rivoluzione francese, elegantemente sobri, e la crisi della nobiltà si manifesta anche attraverso il nuovo stile d'abbigliamento dell'emergente borghesia indirizzata verso vestiti pratici da portare.